Calcio Totale Racconta
Van Basten Day/ Il centravanti di ogni epoca
05/01/2022
di Claudio Ruggieri
L’ex attaccante del Milan oggi compie 56 anni: un centravanti per ogni epoca
Il Dio del calcio doveva essere in forma a fine ottobre. Non si spiega altrimenti perché il 30 ottobre è nato Diego Armando Maradona, il giorno dopo, il 31, è toccato a Marco van Basten. Due fuoriclasse autentici che il campionato italiano ha potuto ammirare da vicino alla fine degli anni ’80. Quando parliamo di Marco van Basten non possiamo basarci solo sulla semplice collocazione tattica: centravanti. No, perché il “Cigno di Utrecht” è stato molto, molto di più.
E’ senza dubbio uno dei più forti (se non il più forte) centravanti della storia del calcio mondiale. Un attaccante terribilmente forte in area di rigore, dotato tecnicamente, intelligente tatticamente, abile nello stretto e nel gioco aereo. Una creatura divina creata per il calcio. Con un solo grande problema: la caviglia destra. Il tallone d’Achille che non ha permesso al calcio di poter godere per molti anni del talento di questo calciatore olandese, 3 volte vincitore del Pallone d’Oro. Van Basten si è ritirato a 29 anni compiuti, in realtà già a 28 anni aveva dato forfait a causa di quella maledetta operazione alla caviglia. Nel suo ultimo giro di campo a San Siro erano tutti in lacrime, anche il “duro” Fabio Capello che ha potuto ammirare da vicino il talento di Marco.
Ne ha allenati tanti campioni “Don Fabio“, ma ha sempre scelto l’olandese come testimonial del più forte di tutti. In fondo Van Basten è stato un campione per ogni epoca. Giocasse oggi sarebbe il perfetto centravanti moderno, capace di dialogare con i compagni ed in grado di segnare valanghe di gol. Quattro volte capocannoniere del campionato olandese, due volte della Serie A, miglior marcatore dell’Europeo dell’88 e della Coppa dei Campioni della stagione 1988-1989. Numeri impressionanti di un calciatore meraviglioso.
Van Basten ha contribuito in maniera importante alla nascita del grande Milan di Berlusconi. I suoi gol in campionato e soprattutto in Coppa Campioni hanno permesso ai rossoneri di trionfare e di vivere un’epoca quasi irripetibile. Un campione molto riservato, lontano dai riflettori, distante dai giocatori di oggi. Un calciatore che avrebbe meritato miglior sorte dal punto di vista fisico. Non tutti hanno potuto assistere ai suoi grandi capolavori.
Buon compleanno Marco e grazie per il calcio che ci hai fatto vedere.
di Claudio Ruggieri